- Oliveti iscritti all’Organismo di Controllo Agroqualità S.p.A. (Roma) autorizzato dal Mipaaf
- Controllo durante la campagna olearia da parte di Agroqualità per verifica della produzione .
- La consegna delle olive al frantoio, da parte dell’Azienda olivicola, viene scortata da documento di accompagnamento con indicazione della quantità di olive, loro cultivar, giorno di raccolta e oliveto di provenienza.
- La molitura avviene, come stabilito da disciplinare di produzione, entro le 48 ore dalla raccolta.
- La restituzione dell’olio da parte del frantoio viene scortata da documento di accompagnamento e fattura di molitura. Nei documenti viene indicata la quantità di olio prodotto e quindi la resa oltre alla tipologia di olio distinta per cultivar. Ai documenti viene allegato anche lo scontrino di molitura delle olive dove viene riportata oltre alla data, orario, quantità anche le temperature rilevate nelle diverse fasi di lavorazione (frangitura, gramolatura, decanter, separatore). Questo documento consente di poter indicare in etichetta che l’olio è stato estratto a bassa temperatura, cioè inferiore a 27 °C.
- L’olio così introdotto in azienda viene travasato in contenitori inox, in ambiente termocondizionato a 14-16 °C e in pressione di gas inerte, così da evitare il contatto con l’aria.
- Si comunica ad Agroqualità la disponibilità del lotto corredata di tutta la documentazione prodotta durante la campagna sia da parte dell’azienda olivicola che da parte del frantoio (d.d.t. fatture, documenti di molitura ecc.) e la richiesta di prelievo campione. Agroqualità procede al prelevamento del campione in 6 quote di cui una rimane al produttore, le altre sono destinate per analisi chimica e organolettica. Da considerare che i valori analitici stabiliti dal disciplinare sono sempre più restrittivi rispetto a quelli legali della CE. Esempio: l’acidità oleica prevista per legge non superiore a 0,8% il disciplinare prevede 0,5%; così per tutti gli altri parametri analitici. Quando Agroqualità riceve le analisi chimiche e organolettiche le confronta con quelle stabilite dal disciplinare di produzione e se saranno conformi sarà rilasciato all’Azienda l’autorizzazione a confezionare l’olio qualificato d.o.p. Cartoceto per il litri costituenti il lotto.
- A questo punto si farà richiesta al Consorzio d.o.p. Cartoceto per il rilascio dei bollini da applicare sulle bottiglie. Il Bollino del Consorzio, contraddistinto dal suo logo, riporta una numerazione progressiva, la data di scadenza dell’olio, il numero di lotto, inoltre ogni capienza delle bottiglie è distinta da una sigla diversa al fine di poter controllare quante bottiglie da 0,10 – 0,25 – 0,50 – 0,75 ecc. litri vengono confezionate e commercializzate. Quando il lotto sarà esaurito l’Azienda dovrà comunicare sia ad Agroqualità che al Consorzio Il numero di bottiglie distinte per le diverse capacità e relativi bollini utilizzati la cui sommatoria riporti la quantità di olio autorizzato a confezionare da Agroqualità e il Consorzio pure verificherà la corrispondenza dalla quantità attraverso i bollini utilizzati. Il Consozio d.o.p. Cartoceto ha mandato ispettivo ministeriale al fine di controllare il prodotto in vendita; i controlli sono riferiti in particolare alla corrispondenza qualitativa e regolarità delle etichette e bollini.
- Le bottiglie sono chiuse con tappo antirabbocco, così anche quando dovessero trovarsi bottiglie di olio d.o.p. presso esercizi pubblici tutti saranno garantiti della qualità.
Tutta la documentazione, iscrizione oliveti presso Agroqualità, documenti che scortano le olive e l’olio, certificazioni di Agroqualità e bollini del Consorzio attesta la veridicità del prodotto: certificazione e rintracciabilità. Tutti gli Oli non d.o.p. non sono soggetti a questa procedura di Check-up preventiva e successiva all’imbottigliamento. Quindi, per tutte le altre categorie di oli la scelta va fatta in riferimento a due criteri di valutazione:
- abitudine al marchio
- prezzo
Considerazione: Il maggior prezzo che si riconosce ad un olio d.o.p. restituisce i seguenti vantaggi:
- Essendo il potere condente molto elevato, per condire ne basta la metà rispetto ad un olio non d.o.p., quindi si dimezza il prezzo;
- Si usufruisce di un prodotto salutistico nella sua totalità e adatto a tutte le età;
- Le pietanze sono più gustose;
- L’olio si conserva più a lungo;
- Si contribuisce ad un sostegno solidale per una olivicoltura non ripetibile in altre parti del mondo.
Quando si sceglie un olio d.o.p. si sceglie la “Ferrari”, non una utilitaria. Oppure, è come scegliere un “Vino Blasonato” piuttosto che un vino in brik.